Storia dell’Italia del Sud

1224 –> Fondazione dell’Università di Napoli

2131 –> Emanate le costituzioni melfitane per rafforzare il potere centrale e limitare le autonomie feudatarie. Cerca di fare una monarchia accentrata (inizio processo di accentramento)

1250 –> Morte di Federico II

1266 –> Morte di Manfredi, figlio naturale di Federico II

fine dinastia sveva (tedeschi). Inizia con Carlo d’Angiò (francese chiamato dal papa) la dinastia degli angioini.

1282 –> Vespri siciliani: I palermitani si ribellano al dominio angioino

1282-1302 –> guerra Angioini contro Aragonesi

1302 –> pace di Caltabellotta –> Federico d’Aragona (spagnolo) prende possesso della Sicilia. Fine dinastia angioina in Sicilia.

1343 –> Morte di Roberto d’Angiò, inizio crisi dinastica

1442 –>Alfonso V il Magnanimo, re d’Aragona e di Sicilia riunisce i due regni meridionali formando il regno delle due Sicilie

Questi erano i nostri appunti per relazionare la storia del sud Italia nel 1200-1400

Lu

Il circo della Farfalla

Questa mattina con il professore di religione abbiamo visto questo cortometraggio che si chiama appunto “Il circo della Farfalla”. A me, personalmente, ha colpito molto la storia dell’uomo senza arti. Ovviamente ne avevo viste di persone in quelle condizione ma il modo in cui questo cortometraggio lo mostra è veramente molto bello e interessante.

Io penso che a nessuno Dio ha mai davvero “voltato le spalle”, come dice il diretto del circo, dove prima Will (l’uomo senza arti) stava. Penso anche che a nessuno può essere tolta la sua umanità e tanto meno per opera di una persona che non sa che cosa vuol dire vivere la vita così come Dio te l’ha data. Come dice Mendez, il direttore del circo della farfalla: “non c’è alcunché di edificante nell’esporre le imperfezioni di un uomo”.

Nel cortometraggio si comprende che la vera povertà è la perdita della capacità di meravigliarsi, di provare cose nuove al di là delle nostre capacità fisiche, mentali e sociali.

Per chi volesse rivederlo ecco qui il video:

Infine vi metto anche questo video, nel quale vediamo e sentiamo parlare l’attore principale Nick Vujicic.

Ale 🙂

Sarahs Schlüssel

Sarah ist ein Kind, sie ist zehn Jahre alt. Sie wohnt mit ihrer Familie in Paris. Die Familie ist jüdisch. Wir sind im Jahr 1942, als die Juden verfolgt wurden. Einen Tag kommt die französische Polizei und deportiert Sarah und ihre Eltern. Sarah hat einen Bruder, Michelle. Sie versucht ihren Bruder zu retten und sie versteckt ihn in einem Schrank. Dann schließt Sarah den Schrank ab und sie bewahrt den Schlüssel auf. Nach einigen Monaten fliehen Sarah und eine Freundin mit der Hilfe von einem Soldaten aus dem Lager. Ein Mann und seine Frau nehmen die zwei Mädchen auf. Am Tag darauf stirbt Sarahs Freundin, weil sie krank war. Die Woche danach fahren der Mann und die Frau mit Sarah nach Paris. Sie gehen zu Sarah nach Haus. Als Sarah den Schrank öffnet, findet sie ihren Bruder tot auf.
Das Paar zieht Sarah groß. Nach einigen Jahren emigriert sie in die USA, weil sie ein neues Leben beginnen will. Sie wechselt ihren Familiennamen, heiratet und sie bekommt ein Kind. Später kommt sie bei einem Autounfall ums Leben. Sie fühlt sich schuldig an dem Tod ihres Bruders und hat vielleicht Selbstmord begangen.
Heutzutage muss eine Journalistin einen Artikel über den Holocaust schreiben. Ihr Schwiegervater war das Kind, das im Haus war, als Sarah ihren Bruder tot aufgefunden hat. Julia, die Journalistin, rekonstruiert das Leben von Sarah. Julia lernt den Sohn von Sarah kennen, aber er weiß nichts über die Kindheit von seiner Mutter, er weiß auch nicht, dass sie Jüdin war. Er weiß nichts über die Kindheit der Mutter. Er spricht mit seinem Vater, so erfährt er die Wahrheit.

Ich denke, der Film ist berührend. Es war sehr bedrückend, als Sarah und ihre Mutter getrennt werden.
Ich empfehle diesen Film, weil er die Folgen vom Holocaust auf das heutige Leben zeigt.





Giulia M.

Le nuove pagelle

Alcune scuole hanno iniziato ad utilizzare un nuovo metodo di comunicazione scuola-famiglia. Guardate un po’ qui.

Questa nuova invenzione mi ha incuriosito molto. A mio parere, infatti, questo è un modo per mettere a dura prova il rapporto tra genitori e figli.
I figli non potranno più comunicare i propri voti ai genitori, ma sarà un sms o una mail a farlo. Di conseguenza non ci sarà più il rischio che gli studenti non comunichino i veri voti o le  loro assenze alla famiglia, per la felicità di professori e stessi genitori. Intanto, però, causerà la diminuzione del colloquio tra genitori e figli.
A meno che… i genitori scelgano di continuare a fidarsi dei loro figli non controllando i voti nella propria mail o cellulare, ma chiedendoli a coloro che se li sono “guadagnati” 😉
Quindi, secondo me, la nuova sperimentazione potrebbe comportare una grande prova di fiducia dei genitori nei confronti dei propri figli.

Voi cosa ne pensate? Come reagireste se domani decidessero di utilizzare questo metodo nella nostra scuola?

Giulia R.

Blob – puntata del 31/01/12 – Montiman

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-02bfaeaa-4b09-46a4-85ca-1d06c4e848f4.html

Penso che quasi tutti voi conosciate questo programma, che va in onda su Rai 3 dopo il tg serale. Consiste in una sorta di collage di ciò che passa in televisione, sia sui canali Rai che su quelli privati come Mediaset e La7. In una decina di minuti assembla varie scene apparentemente casuali, ma che in realtà hanno un senso preciso: ironizzare su ciò che ci circonda, prendendo spunto sia dalla spazzatura che circola per i canali, sia da servizi o interventi seri che fanno riflettere.

Si può prendere questa breve trasmissione come una soluzione per alleggerire la mente dalla pesantezza di giornali e telegiornali, ma la si può intendere benissimo anche come un concentrato di tutto l’assurdo che circola sugli schermi, e che ci fa pensare “accidenti, che amarezza”. In ogni caso, presenta ai nostri occhi una serie di fatti oggettivi, che fanno nascere in noi pensieri più o meno indignati, più o meno divertiti. Ho trovato particolare la puntata di ieri sera, perciò mi piacerebbe che voi esprimeste quei pensieri, e che magari vi sfoghiate un po’ riguardo l’attuale situazione – televisiva e non – dell’Italia. Senza approfondire troppo, che poi lo so che vi annoiate!

In questi 12 minuti e 58 vedrete un po’ di tutto, dalle epiche parodie degli Sgommati – Monti che reinterpreta “Help!” dei Beatles – alle ridicole scene tratte dall’Isola dei Famosi – di quelle che ti chiedi perchè i “naufraghi” vengano chiamati così, non avendo nulla in comune con quelli della Concordia, per esempio.

Buona visione, e state bene attenti a quello che vedete!

ilaria

Che monda sarebbe senza le differenze? NOIA.

Penso che le differenze rendano speciale e interessante una persona.
Se c’è differenza, c’è confronto e il confronto porta alla conoscenza e all’arricchimento culturale e morale.
Grazie alle lingue che studiamo a scuola possiamo conoscere queste differenze: la cultura di un Paese, il suo modo di pensare, le abitudini, i cibi tradizionali, i modi di vestire caratteristici.
Penso sia molto interessante poter scroprire un mondo nuovo, diverso, da quello che ci circonda tutti i giorni.
Almeno, così è come la penso io.
Giulia M.

Italia vs Germania

 

 

 

 

 

 

 

L’altro giorno durante l’ora di tedesco abbiamo cercato di descrivere il bacio tedesco.
Quando Stefan, il nostro lettore, ci ha fatto vedere anche l’immagine di sinistra siamo tutti scoppiati a ridere.
Ho fatto qualche ricerca su questo “Bruno Bozzetto”, autore del disegno, e ho trovato questo video che ironizza sulle differenze fra Italia e Germania! Spero vi piaccia! 🙂

Giulia M.